Si dice che Anysphere, la mente dietro il popolarissimo assistente di coding basato sull’intelligenza artificiale Cursor, stia vivendo una crescita talmente esplosiva da non essere minimamente interessata a un’acquisizione, nemmeno da parte di un colosso come OpenAI.
Cursor è diventato un vero e proprio oggetto del desiderio nel mondo tech, uno degli strumenti di coding AI-driven più utilizzati. Le sue entrate? Incredibilmente in crescita, con un raddoppio medio ogni due mesi, a quanto pare. Fonti vicine all’azienda parlano di un fatturato annuo ricorrente (ARR) che si aggira intorno ai 300 milioni di dollari.
Sembra che Anysphere avesse già interrotto delle prime conversazioni con OpenAI, dopo che questi ultimi avevano manifestato il loro interesse. E non solo: pare che la società abbia ricevuto diverse altre offerte di acquisizione, ma nessuna è stata presa seriamente in considerazione.
Il motivo? La startup punta a rimanere indipendente. Invece di cedere alle lusinghe di un’acquisizione, Anysphere starebbe valutando la possibilità di raccogliere capitali con una valutazione che si aggirerebbe intorno ai 10 miliardi di dollari, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Nonostante il “no” di Anysphere, OpenAI non sembra aver rinunciato all’idea di mettere le mani su una startup affermata nel settore degli strumenti di coding basati sull’AI. Si dice che abbiano avuto colloqui con oltre 20 realtà diverse.
E ora sembra che abbiano puntato i riflettori su Windsurf, una startup di coding basata sull’AI in rapida ascesa, con un’offerta di acquisizione da 3 miliardi di dollari. Anche se Windsurf è una realtà più piccola, il suo ARR si aggira intorno ai 100 milioni di dollari, un bel salto rispetto ai 40 milioni di dollari di febbraio.
Windsurf sta guadagnando terreno nella community degli sviluppatori, e il suo prodotto di coding è progettato per integrarsi con i sistemi enterprise legacy.
Si pensa che OpenAI stia cercando nuove aree di crescita, soprattutto considerando la pressione sui prezzi per l’accesso ai modelli base esercitata da concorrenti come Gemini di Google e DeepSeek.
Inoltre, Anthropic e Google hanno recentemente lanciato modelli AI che superano quelli di OpenAI nei benchmark di coding, rendendoli una scelta sempre più popolare tra gli sviluppatori.
Acquisire un prodotto già affermato e popolare tra gli sviluppatori permetterebbe a OpenAI di entrare nel mercato senza dover costruire tutto da zero.
Gli investitori che puntano sulle startup di developer tools stanno certamente tenendo d’occhio la situazione. Chris Farmer, partner e CEO di SignalFire, ha commentato la strategia di OpenAI: “Saranno acquisitivi a livello di app. È una questione di sopravvivenza per loro.”