Un nuovo terremoto scuote il mondo dell’intelligenza artificiale. Stando a recenti indiscrezioni, la celebre startup cinese Moonshot AI sarebbe sul punto di chiudere un colossale round di finanziamento da centinaia di milioni di dollari. Una notizia esplosiva, che arriva a pochi mesi di distanza da un’altra iniezione di capitale da 300 milioni, a testimonianza di una fiducia degli investitori che ha raggiunto livelli stellari.
E pensare che solo all’inizio dell’anno il destino di Moonshot AI sembrava segnato. Un tempo acclamata come una delle stelle nascenti nel panorama dei modelli linguistici, l’azienda era stata quasi eclissata dall’ascesa del rivale DeepSeek. Il suo prodotto di punta, l’assistente AI Kimi, era scivolato nell’ombra, quasi scomparendo dai radar del settore. Ma a luglio, la quiete è stata spezzata da un ritorno in grande stile.
Kimi k2: la rinascita che ha sbalordito il mondo tech
A riportare Moonshot AI sotto i riflettori è stato il suo modello aggiornato, Kimi k2, una vera e propria rivoluzione che ha scatenato un’ondata di entusiasmo ben oltre i confini cinesi, catturando l’attenzione dei pesi massimi della Silicon Valley.
- Durante il celebre podcast americano “All In”, l’influente investitore Chamath Palihapitiya ha confessato pubblicamente di aver spostato il core business della sua azienda proprio su Kimi k2.
- Poco dopo, Guillermo Rauch, CEO di Vercel, ha rincarato la dose su X (ex Twitter), rivelando che in un test interno Kimi k2 ha mostrato performance sbalorditive, riuscendo a superare persino GPT-5 e Claude 4.5.
Grazie alle prestazioni strabilianti di Kimi k2, Moonshot AI non è solo tornata in gioco: si è riposizionata come una forza dominante sulla scacchiera globale dell’intelligenza artificiale. Mentre le voci sul nuovo finanziamento si rincorrono, l’azienda per ora mantiene il riserbo, lasciando che a parlare siano i suoi incredibili risultati.