Amazon ha annunciato l’avvio dei test di uno strumento di acquisto basato sull’intelligenza artificiale chiamato “Buy for me”, attualmente accessibile solo a un numero limitato di utenti. L’obiettivo è ambizioso: cambiare radicalmente il modo in cui facciamo acquisti online.

La funzione entra in gioco quando un prodotto specifico non è disponibile su Amazon. In quel momento, l’AI si attiva, esplora altri siti web per trovare ciò che l’utente sta cercando e permette di completare l’acquisto direttamente dall’app di Amazon, senza dover visitare altri siti.

Con questa novità, Amazon si mette in linea con altri giganti della tecnologia come OpenAI, Google e Perplexity, che stanno già sperimentando agenti AI per lo shopping. La possibilità di navigare esternamente e supportare l’utente anche fuori dalla piattaforma rafforza ulteriormente la centralità di Amazon nel mondo dell’e-commerce.

Il meccanismo di “Buy for me” è piuttosto sofisticato. Quando un articolo non si trova su Amazon, l’agente AI visita un sito di terze parti che lo vende, seleziona l’articolo, e compila in automatico i dati necessari per concludere l’ordine: nome, indirizzo e dettagli di pagamento dell’utente.

Questa funzionalità è alimentata dai più recenti modelli AI di Amazon, tra cui Amazon Nova e Claude di Anthropic. L’idea è offrire un’esperienza d’acquisto fluida, dove l’utente può rilassarsi mentre l’intelligenza artificiale gestisce tutto il processo. Uno dei modelli coinvolti, Nova Act, è un agente AI in grado di navigare autonomamente su siti web, rappresentando una svolta importante nel commercio elettronico.

Ciò che distingue “Buy for me” dagli altri agenti AI per lo shopping è l’approccio adottato per garantire la sicurezza delle transazioni. Amazon utilizza la crittografia per inserire in modo sicuro i dati di pagamento su siti esterni, evitando che le informazioni sensibili vengano esposte. Questo sistema è diverso da quello adottato da OpenAI e Google, dove gli utenti devono immettere manualmente i propri dati della carta di credito. Inoltre, è più diretto rispetto al metodo usato da Perplexity, che si basa su carte prepagate.

Tuttavia, non mancano le perplessità. Alcuni utenti potrebbero essere restii a lasciare che un’intelligenza artificiale gestisca i loro dati di pagamento, anche alla luce dei possibili errori o “allucinazioni” dell’AI. Nella pratica, questi agenti possono essere lenti, incontrare ostacoli nei processi di acquisto, o peggio, sbagliare ordine — ad esempio acquistando 1.000 paia di calzini anziché 10.

In sostanza, Amazon chiede agli utenti di fidarsi completamente dell’agente AI, pur con un controllo limitato sull’esperienza d’acquisto. Se si rende necessario un reso o un cambio, sarà comunque necessario rivolgersi al sito esterno dove l’acquisto è stato effettuato.

Con il progressivo rilascio di “Buy for me”, sarà interessante capire quanti utenti decideranno di affidare le proprie compere a un agente AI. L’innovazione e la comodità saranno sufficienti a convincere il pubblico, o prevarranno dubbi legati alla sicurezza e al controllo? Solo il tempo lo dirà.

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Last Update: Aprile 8, 2025