Immaginate di avere un assistente instancabile, capace di setacciare il web per voi, estrapolando le informazioni chiave su qualsiasi argomento vi stia a cuore. OpenAI ha appena reso questa visione un po’ più concreta, introducendo una versione “leggera” del suo strumento di “deep research” per ChatGPT.
In pratica, parliamo della capacità di ChatGPT di immergersi nel web, analizzare montagne di dati e restituirvi un report di ricerca ben strutturato. La novità è che ora, anche chi utilizza ChatGPT Plus, Team e Pro potrà godere di questa funzionalità in una veste più accessibile.
E non finisce qui: la versione “lightweight” sarà disponibile anche per gli utenti free di ChatGPT. Il motore di questa versione è una declinazione del modello o4-mini di OpenAI. Certo, non aspettiamoci le stesse performance della versione “completa”, ma il vantaggio è che, essendo meno dispendiosa, permette ad OpenAI di ampliare i limiti di utilizzo.
“Le risposte saranno generalmente più concise, ma manterranno la profondità e la qualità che vi aspettate”, hanno precisato da OpenAI. Una volta esauriti i “crediti” per la versione originale di deep research, le vostre richieste verranno automaticamente dirottate verso la versione “lightweight”. Un po’ come avere un piano B, sempre pronto a entrare in azione.
Questo arrivo si inserisce in un contesto più ampio, dove strumenti di deep research stanno proliferando su diverse piattaforme, da Gemini di Google a Copilot di Microsoft e Grok di xAI. Il cuore pulsante di questi strumenti sono i modelli di “reasoning AI”, capaci di analizzare problemi e verificare fatti: competenze fondamentali per una ricerca approfondita.
E per finire, una buona notizia per chi utilizza ChatGPT in ambito Enterprise ed educational: la versione “lightweight” di deep research arriverà anche per voi la prossima settimana, con gli stessi limiti di utilizzo degli utenti Team. Insomma, un aiuto in più per navigare nel mare magnum delle informazioni.