Come utilizziamo davvero ChatGPT nella nostra vita di tutti i giorni? A svelarlo è un’illuminante ricerca nata dalla collaborazione tra OpenAI e un team accademico, che ha analizzato l’impatto reale di questo strumento IA dal suo debutto a fine 2022. I numeri sono a dir poco sbalorditivi: si stima che entro luglio 2025 gli utenti attivi ogni settimana supereranno i 700 milioni, quasi un decimo dell’intera popolazione adulta del pianeta. Un’adozione esplosiva, con un ritmo che supera persino la rivoluzione di Internet e degli smartphone.
Ma chi sono questi utenti? L’identikit dell’utilizzatore medio è in continua evoluzione. Il report evidenzia una crescente democratizzazione dello strumento: aumentano le donne, gli utenti più anziani e le persone provenienti da nazioni a medio e basso reddito, a testimonianza di una tecnologia sempre più accessibile e universale. Sorprendentemente, ChatGPT non è solo un collega d’ufficio: oltre il 70% delle conversazioni riguarda la sfera privata. Lo usiamo come un compagno di vita per ottenere consigli pratici, soddisfare curiosità o affinare la nostra scrittura, un’abilità che si rivela cruciale tanto nel mondo dell’istruzione quanto in quello professionale.
La nostra principale motivazione è la sete di conoscenza. Quasi la metà delle interazioni ha come scopo la ricerca di informazioni, una tendenza in costante ascesa. Anche in ambito lavorativo, dove si concentra circa il 60% delle richieste professionali, ChatGPT si trasforma in un assistente polivalente: lo interroghiamo per estrarre dati, farci spiegare documenti complessi, ricevere supporto nelle decisioni strategiche o stimolare il pensiero creativo per risolvere problemi complessi. Questa fiducia crescente dimostra come l’intelligenza artificiale stia diventando un partner indispensabile per affrontare le sfide più disparate.
Le conclusioni della ricerca sono nette e delineano un quadro inequivocabile: l’impatto di ChatGPT va ben oltre l’aspetto economico, influenzando profondamente il nostro modo di vivere, lavorare e persino pensare. Mentre l’intelligenza artificiale prosegue la sua evoluzione, ci troviamo sulla soglia di un cambiamento epocale, pronti a vedere le nostre abitudini quotidiane e professionali completamente rivoluzionate.