Le pietre dell’antica Roma parlano. Graffiti politici, poemi d’amore, registri commerciali e maestose iscrizioni monumentali: un coro di voci che ci racconta la vita quotidiana e i grandi eventi di un impero. Tuttavia, il tempo non è stato clemente. Molti di questi preziosi frammenti di storia sono giunti a noi danneggiati, sbiaditi o volutamente cancellati, rendendo la loro decifrazione un’impresa ardua.
Ricostruire, identificare e datare questi testi senza un adeguato contesto è una delle sfide più complesse per gli epigrafisti. Per superare questo ostacolo, il team di Google DeepMind ha sviluppato “Enea”, la prima intelligenza artificiale progettata specificamente per fornire un’interpretazione contestuale e ridare vita alle iscrizioni antiche.
L’arrivo di Enea segna una svolta epocale per la ricerca storica. Finora, gli studiosi si sono affidati alla loro profonda esperienza e a un meticoloso lavoro manuale per trovare corrispondenze tra testi frammentari, i cosiddetti “testi paralleli”. Enea rivoluziona questo processo: in pochi secondi, è in grado di analizzare migliaia di iscrizioni latine, proponendo parallelismi pertinenti ed esempi contestuali che aprono nuove, straordinarie prospettive di ricerca.
Le ambizioni di questo strumento, però, non si fermano al mondo latino. La sua architettura è stata pensata per essere estesa ad altre lingue, scritture e supporti antichi, come papiri e monete, promettendo di arricchire innumerevoli campi della storiografia. Grazie alla sua capacità multimodale, Enea può elaborare simultaneamente informazioni testuali e visive, migliorando notevolmente la precisione nella determinazione dell’origine geografica delle iscrizioni. La sua abilità nel colmare lacune testuali di lunghezza variabile stabilisce un nuovo standard nel restauro e nell’analisi predittiva dei testi storici.
Per addestrare Enea, il team di ricerca ha creato un immenso patrimonio di conoscenza digitale, unendo i dati di database storici di riferimento come il Roman Inscriptions Database e l’Heidelberg Inscriptions Database. Il risultato è un dataset senza precedenti, contenente oltre 176.000 iscrizioni dell’antica Roma, che permette all’IA di classificare e interpretare i reperti con un’efficacia straordinaria.
Ma come si traduce questa potenza in un aiuto concreto? In una fase di valutazione, 23 storici hanno collaborato con Enea per restaurare, identificare e datare iscrizioni complesse. I risultati hanno dimostrato una sinergia eccezionale: combinando l’intuito umano con i suggerimenti contestuali dell’IA, gli studiosi hanno raggiunto risultati di altissimo livello. Molti hanno sottolineato come Enea abbia non solo accelerato il loro lavoro, ma anche aumentato la loro sicurezza nell’affrontare le sfide più ardue dell’epigrafia.
In sintesi:
🏛️ Google DeepMind presenta Enea, un’IA rivoluzionaria che aiuta gli storici a decifrare il passato.
🧩 Il modello analizza le somiglianze tra testi antichi, ricostruisce le parti mancanti e ottimizza il lavoro di ricerca.
💡 Enea trasforma ogni iscrizione in una “impronta digitale storica”, inserendola in un contesto più ampio per una comprensione più profonda.