Google Gemini, il potente chatbot basato sull’intelligenza artificiale, apre ora le porte a GitHub. Questa integrazione è disponibile esclusivamente per gli utenti che hanno sottoscritto il piano premium, Gemini Advanced, al costo di 20 dollari al mese.
A partire da mercoledì, gli abbonati a Gemini Advanced possono collegare direttamente una codebase, sia essa pubblica o privata, da GitHub. Questo permette al chatbot di interagire con il codice per generare nuove funzioni, spiegare sezioni complesse, rispondere a domande specifiche sulla codebase esistente, eseguire il debug e molto altro ancora. Connettere GitHub a Gemini è un processo intuitivo: basta cliccare sul pulsante “+” nella barra di inserimento, selezionare l’opzione “importa codice” e incollare l’URL del repository GitHub desiderato.
È fondamentale, tuttavia, usare questa nuova potenza con cautela. I modelli di intelligenza artificiale, compresi quelli sviluppati da Google, mostrano ancora limiti significativi nella generazione di codice di alta qualità. Spesso il codice prodotto dall’IA può contenere vulnerabilità di sicurezza ed errori, a causa di difficoltà nel comprendere appieno la logica di programmazione. Un esempio lampante arriva da una valutazione recente su Devin, noto strumento di codifica AI, che è riuscito a superare solo 3 test su 20.
Questa mossa strategica di Google segue a stretto giro l’annuncio di OpenAI, che pochi giorni prima aveva introdotto un connettore GitHub per lo strumento di ‘ricerca approfondita’ di ChatGPT. Quest’ultimo è progettato per raccogliere informazioni dal web e altre fonti per creare report dettagliati. La corsa all’innovazione tra le aziende leader nell’IA, come Google e OpenAI, è frenetica, con l’obiettivo di distinguersi in un mercato in rapida espansione e sempre più competitivo.
A conferma di questa competizione serrata, OpenAI ha recentemente arricchito la ricerca approfondita di ChatGPT con connettori per SharePoint e Microsoft OneDrive.