Se l’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) vi sembra diversa da qualsiasi altra rivoluzione tecnologica vissuta finora — pensate al mobile, ai social media, al cloud computing — c’è un motivo: lo è davvero.
La rinomata venture capitalist Mary Meeker ha recentemente pubblicato un’analisi approfondita, un vero e proprio compendio di centinaia di pagine, che ricorre frequentemente al termine “senza precedenti” per descrivere la rapidità con cui l’AI viene sviluppata, adottata, finanziata e utilizzata. Ogni pagina è supportata da grafici e dati inequivocabili.
“Il ritmo e la portata del cambiamento legati all’evoluzione della tecnologia di intelligenza artificiale sono autenticamente senza precedenti, come dimostrano i dati,” afferma nel suo report, significativamente intitolato “Trends — Artificial Intelligence.”
È quasi poetico che sia proprio lei a firmare un’analisi di tale portata. Meeker, fondatrice e general partner della società di VC Bond, è stata a lungo conosciuta come la “Regina di Internet” per i suoi celebri report annuali sulle tendenze del web. Prima di lanciare Bond, ha guidato la practice di crescita di Kleiner Perkins tra il 2010 e il 2019, un periodo in cui ha supportato giganti come Facebook, Spotify, Ring e Block (allora Square).
Non pubblicava un report sulle tendenze dal 2019. Ma ha rispolverato le sue notevoli capacità analitiche per documentare, con precisione chirurgica, come l’adozione dell’AI abbia superato qualsiasi altra tecnologia nella storia umana.
Il raggiungimento di centinaia di milioni di utenti da parte di piattaforme come ChatGPT in meno di due anni: senza precedenti. Il numero di aziende che raggiungono rapidamente tassi elevati di fatturato ricorrente annuale nel settore AI: anch’esso senza precedenti.
La velocità con cui i costi di utilizzo stanno diminuendo: senza precedenti. Mentre i costi per l’addestramento di un modello (anch’essi a livelli mai visti, potendo raggiungere cifre miliardarie) rimangono alti, i costi di “inferenza” — ovvero quelli sostenuti per utilizzare la tecnologia — sono già crollati di circa il 99% in soli due anni, se calcolati per milione di token elaborati, secondo ricerche citate nel report.
Il ritmo con cui i concorrenti si allineano nelle funzionalità, spesso a una frazione del costo, incluse le opzioni open source, in particolare quelle sviluppate in Cina: senza precedenti. Meeker evidenzia, ad esempio, come la GPU Blackwell di Nvidia del 2024 utilizzi una quantità di energia per token enormemente inferiore rispetto alla sua predecessora di dieci anni prima, la Kepler GPU 2014.
Nel frattempo, i chip proprietari di grandi aziende tecnologiche, come le TPU (tensor processing unit) di Google e Trainium di Amazon, vengono sviluppati e implementati su vasta scala nei loro cloud — anche questo processo si muove a velocità vertiginosa. “Questi non sono progetti secondari — sono scommesse fondamentali,” scrive Meeker.
L’unica area in cui l’AI non ha ancora superato le rivoluzioni tecnologiche precedenti è nei ritorni finanziari immediati. Sebbene i venture capitalist stiano investendo capitali ingenti nel settore AI con una velocità senza precedenti, le stesse aziende AI e i fornitori di servizi cloud stanno anche “bruciando” liquidità. L’AI richiede investimenti massicci in infrastrutture.
Questo scenario è certamente positivo per i consumatori e le aziende, i principali beneficiari dei rapidi miglioramenti e della competizione che riduce i costi, come sottolinea Meeker. Tuttavia, resta ancora da vedere quale delle attuali aziende si affermerà come il colosso tecnologico profittevole della prossima generazione nel lungo termine. “Solo il tempo dirà da quale parte dell’equazione finanziaria atterreranno gli attuali aspiranti leader dell’AI,” conclude.
Quanto a noi altri: tenetevi forte.